Cos’è e come funziona la Chiropractic Gonstead Technique

Quando si parla di Chiropractic Gonstead Technique ci si riferisce a un sistema di analisi che consente al chiropratico di determinare in modo specifico l’area della colonna vertebrale o delle estremità del paziente potenzialmente sublussate. Ci riesce perché la Chiropractic Gonstead Technique va oltre ciò che molti professionisti sanitari considerano valutazioni spinali, conducendo un’analisi sistematica della colonna vertebrale. In questo articolo, pertanto, vediamo insieme quali sono i principi fondativi della Chiropractic Gonstead Technique, partendo dalle origini, ossia dal suo fondatore, Clarence Gonstead, a cui la Chiropractic Gonstead Technique  deve il suo nome. Iniziamo! 

Il fondatore della Chiropractic Gonstead Technique

Il fondatore della Chiropractic Gonstead Technique fu l’americano Clarence Gonstead: classe 1898, crebbe imparando a riparare trattori e automobili, un interesse che ha prefigurato i suoi successivi successi nell’applicazione dei principi meccanici alla correzione della colonna vertebrale umana. Iscritto al Palmer College of Chiropractic, vi si laureò nel 1923: all’epoca la teoria di BJ Palmer, secondo cui lo spostamento di una vertebra causava l’invasione dei forami neurali, era il paradigma predominante nella professione chiropratica. 
Il Dottor Gonstead, tuttavia, sfidò questa nozione, introducendo la teoria del disco di livello, secondo cui la sublussazione ha inizio nel disco dove la risposta infiammatoria del tessuto danneggiato crea una “pressione nervosa” con conseguente complicanze neurologiche associate alla sublussazione. Da qui la creazione di un metodo nuovo per correggere la sublussazione vertebrale con l’obiettivo di centrare le vertebre sul disco per ripristinare una condizione ottimale. Il suo sviluppo del Nervoscopio, poi, ha consentito ai professionisti di individuare oggettivamente le componenti neurologiche di una sublussazione misurando le differenze di temperatura bilaterali nella colonna vertebrale.